Questa è una domanda molto frequente e la risposta è complessa.
Quando si deve far sottoporre ad un intervento un cane o un gatto che abbiano superato i 9-10 anni, la preoccupazione principale spesso è legata all'anestesia ed ai rischi che questa può comportare.
Non è possibile per nessuno, nemmeno in medicina umana, garantire un rischio pari a zero, ma possono essere attuate tutta una serie di misure che rendano la procedura più sicura o almeno più controllabile.
È importante effettuare i controlli del sangue preoperatori e dovrebbe essere prevista anche una valutazione della situazione cardiologica, soprattutto se sono presenti soffi cardiaci.
È fondamentale, poi, la presenza di un anestesista che si occupi della valutazione preanestetica e che metta in atto tutte le procedure, farmacologiche e non, che servano a proteggere il nostro amico a 4 zampe, compresa un'adeguata terapia del dolore.
Ricordo che i pazienti anziani possono essere quasi sempre sottoposti ad anestesia, sono rare le situazioni che non lo permettano, ma è giusto chiedere al proprio veterinario come viene effettuato il tutto ed è altrettanto giusto che l'anestesista spieghi gli eventuali possibili rischi e complicanze con chiarezza.
Anche perché, fortunatamente, i nostri amici vivono molto più a lungo di una volta ed è giusto che possano essere curati nel modo migliore, mantenendo tutte le norme di sicurezza che sono necessarie per le singole situazioni.
10 febbraio 2016, dott. Loris Barale